Lettera da un’Amica

Ciao,

       ho deciso di scrivere queste righe perchè,anche se in silenzio, sto seguendo le vostre storie.

Qui a Portoferraio, ci conosciamo un po' tutti, alcuni di vista altri in modo più approfondito. Mi sono ritrovata, leggendo la vostra pagina dell'Associazione "Diversamente Sani", a scoprire con mio grande rammarico che alcune ragazze che conosco hanno dovuto e devono tutt'ora affrontare la malattia più dura, quella che fa veramente paura anche solo a parlarne.

letteraCon mio grande dispiacere ho visto ragazze, ormai donne, come Cristina, Elisabetta e ancora l'altra Cristina, Katia, hanno dovuto (nel caso di Elisabetta che purtroppo ci ha lasciato da poco) e devono lottare contro questo male.

Come voi tante altre persone,spesso purtroppo giovani con ancora tante cose da fare, con una vita ancora da vivere che però la malattia le ha colpite come un fulmine a ciel sereno e da lì tutto diventa fragile.

Dal giorno in cui ti viene diagnosticato un cancro tutto cambia, tutto cade, non ci sono più certezze, solo paura, tanta paura.

Vi dico subito che fortunatamente non ho il cancro. Voi mi direte "allora come fai a sapere quello che noi dobbiamo sopportare". Vi rispondo dicendovi che l'ho vissuto, lo sto vivendo tutt'ora!

E' questo il motivo per il quale sto scrivendo questa lettera, per parlarvi di noi, familiari, conoscenti, amici di persone che come voi hanno il cancro!

Diversi anni fa ho perso un cugino per un cancro allo stomaco,  lui aveva 33 anni, non vi sto a dire cosa abbiamo passato perché lo sapete meglio di me.

Ho perso una zia nel 2004 per un cancro al polmone, lei di anni ne aveva 66, in tre mesi se ne è andata.

L'altro zio l'ho perso nel 2014, sempre per un cancro al polmone, diagnosticato a luglio 2013, a marzo 2014 ci ha lasciato. Aveva 66 anni.

L'altro zio l'ho perso di recente, cancro alla vescica con ripetizioni al polmone, si pensa, perché è morto ancora prima che riuscissero a fare una diagnosi precisa, si stava ancora aspettando la risposta della biopsia, è deceduto il ventidue agosto scorso. Aveva 75 anni.

E poi vi voglio raccontare la storia della mia Amica Stefania! Chiamarla Amica é un'offesa per tutte e due!

Ci siamo conosciute sul pulmino che tutti i giorni ci portava alla scuola elementare…Adesso io ho 48 anni e lei 50. Da lì poi ci siamo ritrovate alle scuole superiori. Amiche per la pelle, quelle amiche che vivono in simbiosi, che fanno tutto una in funzione dell'altra!

Poi la vita ci ha allontanato, lei sposa un ragazzo di Genova, va via ed io rimango all'Elba!

Passano gli anni succedono tante cose, ogni tanto ci si vedeva, spesso ci si sentiva. Un giorno mi telefona dicendomi che aveva un ascesso sotto l'ascella sinistra con linfonodo gonfio e dolorante. Gli dico di andare subito dal medico per fare ecografia e così fece. Il medico la mandò subito da un senologo perché l'ecografia era preoccupante. Lei fa tutto quello che c'era da fare e dà lì ebbe inizio l'inferno! Il senologo gli disse che c'era un nodulo sospetto di due centimetri da asportare e analizzare. La mise in lista per l'intervento facendogli fare tutti gli esami preoperatori.

Io mi organizzai con il lavoro per cercare di poter prendere dei giorni di ferie  promettendo a Stefania che sarei stata con lei e che non gli avrei fatto affrontare questa cosa da sola.

La chiamarono dopo due mesi. Non vi dico le notti in bianco che ho passato, che tutti abbiamo passato. Il 22 novembre era fissato l'intervento. Io riuscì a prendere le ferie due giorni prima, lei era abbastanza tranquilla. La mattina del 22 ci recammo in ospedale alle 7:00, dopo un po' la vennero a prendere con la barella io l'aiutai a sistemarsi, a mettere il camice la salutai e me la portarono via. Il marito andò a portare il figlio Francesco di 9 anni a scuola e riuscì ad arrivare appena in tempo per salutarla.

Ci mettemmo seduti nella sala d'attesa, vicino alla rianimazione ed aspettammo. Ad un certo punto venne fuori il chirurgo e ci disse che purtroppo le biopsie intraoperatorie avevano dato dei brutti risultati e che quindi avrebbe dovuto procedere con l'asportazione totale del seno!

Mi venne da piangere, non riuscivo a smettere. Chiesi al medico di parlare con Stefania di questa cosa prima di sedarla e lui mi rassicurò dicendomi che l'aveva già fatto. Non riuscivo a stare ferma, andavo avanti e indietro per quella stanza senza riuscire a fermarmi. Mi dovetti fare coraggio e telefonare alla sorella di Stefania che abita a Follonica per avvertirla, lei sarebbe venuta il giorno dopo.

La chiamai gli dissi cosa era successo e lei rimase muta fino poi a scoppiare in un pianto dirotto. Mi disse che si sarebbe organizzata e l'indomani sarebbe venuta su con il primo treno. Io tornai nella sala d'attesa,ancora non avevamo notizie, dopo più di un'ora uscì fuori il medico e ci disse che aveva provveduto ad asportare anche linfonodi e che Stefania era già sveglia.

Lei uscì dalla sala ci si salutò e si andò su in reparto. Nel frattempo il marito era andato a prendere il bambino a scuola dicendo che sarebbe ritornato nel primo pomeriggio. Lei era sveglia, si parlò subito di quello che era successo e ottimista come sempre, mi disse che del seno non gli importava ma l'importante era che avessere pulito bene e che comunque il medico gli aveva detto che il seno glielo avrebbe ricostruito.

Si addormentò un pochino poi la sera vennero a trovarla gli amici e le colleghe di lavoro. Arrivata a questo punto taglio un po' la storia perché sarebbero 5 anni da raccontare, ci verrebbe fuori un libro in questi 5 anni cosa non ha passato!

Il cancro che gli è stato diagnosticato è uno dei più aggressivi ed aveva già metastasi a livello vertebrale. Doveva portare un busto per sorreggere la schiena. Iniziò subito la chemioterapia, misero il port ma dopo un po' gli fece rigetto e lo dovettero togliere!

Iniziò a fare la puntura per metterla in menopausa(gli provocava dei dolori micidiali alle ossa), perse i capelli, le sopracciglia, tutte le unghie dei piedi, ebbe la pressione alle stelle, aumento pazzesco della glicemia, aumento del peso,stanchezza cronica ecc.

Sono passati 5 anni ed ha ancora un sacco di problemi, il cuore inizia ad essere affaticato, ha dovuto sospendere la terapia ma l'oncologa gli ha detto che non é tranquilla e che al più presto la deve riprendere a fare.

Da questo inverno Stefania ha iniziato ad avere dei capogiri sempre più frequenti, la dottoressa gli ha fatto fare risonanza alla testa ed è venuto fuori che ha un piccolo ematoma al cervelletto ma che secondo lei non ha niente a che vedere con il cancro, forse un'ischemia ma pensa che sia una cosa vecchia. Intanto Stefania continua a stare male e un giorno mentre era a lavoro è caduta per terra davanti alle colleghe con perdita di coscienza. Le colleghe chiamarono subito l'ambulanza e Stefania è stata ricoverata per una settimana nel reparto di neurologia. In questi giorni di ricovero gli hanno fatto accertamenti e anche la Pet. Dopo diversi giorni ad aspettare il risultato passando le notti in bianco mentre in silenzio ci scendevano le lacrime, abbiamo avuto il risultato della Pet che dice che è tutto inattivo, le metastasi vertebrali sono lì, ferme e gli altri organi sono puliti.

Sembra che il disturbo che ha Stefania siano degli attacchi epilettici, abbiamo un appuntamento per il 18 ottobre all'ospedale di San Martino, speriamo che riescano a trovare la terapia giusta.

Questa é la storia della mia amica Stefania. Appena posso corro da lei,l a chiamo tutti i giorni e ci promettiamo sempre di fare qualcosa insieme.Tanti progetti, tante promesse. Lei sempre ottimista ma adesso stanca, mi dice che vorrebbe buttare via la scatola delle medicine e che spera di poter vedere crescere ancora un po' suo figlio!

Accanto a Stefania ci siamo noi, amici, sorella, marito, colleghe che soffrono e piangono con lei, che gioiscono quando il risultato della Pet dice che è tutto inattivo!

Lunedì 16 ottobre andrò su a Genova per  accompagnarla a fare la visita e spero di trovarla che sta meglio!

Vi volevo dire che vi ammiro per tutta la forza e il coraggio che avete anche per chi vi sta vicino. Questa vostra Associazione "Diversamente Sani" è una cosa bellissima!

Vi auguro di poter sconfiggere al più presto la malattia e di tornare a sorridere serene con le vostre famiglie! 

UN GRANDE ABBRACCIO

 

CM

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