Giornata Mondiale del Malato

La condizione del “malato” può variare molto ma tutti coloro che hanno fatto terapie oncologiche si trovano a dover fare i conti con queste conseguenze:

  • Fatigue
  • Disturbi del sonno
  • Problemi sessuali
  • Dolori articolari
  • Ansia
  • Osteoporosi e problemi cardio-circolatori
  • Neuropatie

Il malato oncologico si ritrova quindi a dover affrontare delle difficoltà fisiche e psicologiche derivanti dalla malattia e dalle terapie subite.

Problematiche che ricadono di conseguenza anche sul caregiver che si ritrova spesso solo e spaesato, per questo esiste il gruppo di auto-mutuo-aiuto dedicato ai familiari.

Importante e problematico per il malato è il reinserimento nel mondo del lavoro, dove spesso si rendono necessari ulteriori aiuti e garanzie.



Ricordi..Casco anticaduta capelli

Oggi, 3 anni fa, consegnavamo al reparto di oncologia dell’ospedale di Portoferraio il Casco Anticaduta Capelli.

Un macchinario straordinario perché dona speranza, lenisce la paura che la malattia diventi la nostra identità di fronte al mondo e soprattutto cambia volto al cancro.

Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questo passo perché hanno reso meno duro il cammino di guarigione di tante persone 💙

INSIEME SI VINCE

Cancro e sessualità

La diagnosi di cancro è un evento che ci spezza! La nostra vita sembra frantumarsi in un attimo ma non è così…
Oggi è possibile convivere con il cancro e questo significa che, oltre alle terapie, ci sono molti altri aspetti da curare che fanno parte della vita quotidiana. Un aspetto molto importante per il suo impatto psicologico e fisico è il sesso perciò parliamone!
 
Le terapie oncologiche hanno un forte impatto sulla sessualità, possono persino causare secchezzaprurito, dolore o anche sanguinamento.
 
Cosa possiamo fare?
  • praticare ginnastica pelvica e massaggio perineale
  • usare lubrificanti
  • utilizzare integratori a base di acido ialuronico, collagene ed aloe vera

In casi particolari si può ricorrere anche al “Monnalisa”, un trattamento laser indolore e veloce che stimola la produzione di collagene nel tessuto vaginale per ristabilirne la funzionalità muscolare.

Impariamo ad ascoltare il nostro corpo e a prendercene cura; la sessualità non deve più essere un tabù.

Ricordi…Con Leo di Avanti tutta!

Quattro anni fa, oggi, trascorrevamo una serata tra amici ma il tema era uno di quelli che alle cene di solito si evita: il cancro!
Noi invece ne abbiamo parlato, ne parliamo e continueremo a farlo perché solo così possiamo raggiungere le persone, intercettare i problemi e trovare soluzioni insieme.
 
In questi 4 anni tante cose sono cambiate
Abbiamo incassato colpi durissimi ma non ci siamo mai arrese, non ci siamo neanche fermate perché sappiamo che i nostri obiettivi sono così grandi da dover incarnare la promessa che ci siamo fatte e che rinnoviamo ogni giorno:
INSIEMESIVINCE
 
Dedicato a tutti coloro che abbiamo avuto la fortuna di incontrare sul nostro cammino..🦋
📷 Foto di Paolo Calcara

Raccolta fondi “Tienile d’occhio”

Potrebbe essere un'immagine raffigurante una o più persone e testoPerché una serata di raccolta fondi per la prevenzione del cancro al seno?
 
Il cancro al seno nelle donne tra i 25 e i 45 anni ha un impatto psicologico molto critico perché ci si trova nel momento di GENERATIVITÁ, massima capacità produttiva e creativa della vita, e questo può portare ad una STAGNAZIONE cioè ad una reazione di accumulo di stress e blocco della crescita personale.
 
Inoltre la chirurgia oncologica per il cancro al seno va a modificare il corpo in una delle parti che maggiormente rappresenta l’icona della femminilità: il seno!
 
Molte donne provano disagio con le protesi, spesso ricordano loro il cancro e quindi tendono a nasconderlo ma è solo un segno che ce l’abbiamo fatta, che possiamo continuare a combattere e a vivere!
 
Sostieni la prevenzione, partecipa alla festa “Tienile d’occhio”!
Ti aspettiamo dalle 23:30 da Giannino Live Music
 
 
 
 

Microbiota Vaginale: come proteggerlo!

La cannabis è una pianta davvero miracolosa e più la studio – attività che compio quotidianamente da oltre 30 anni – e più ne rimango sbalordito per le innumerevoli azioni terapeutiche dal vastissimo spettro d’azione!
La cannabis, agendo direttamente sul nostro SEC (Sistema EndoCannabinoide), che ci fa produrre in condizioni di ottimale omeostasi le stesse sostanze presenti nel fitoterapico, interviene nel trattare ben 700 patologie (dal raffreddore al cancro) e, dettaglio ancora più meritevole di attenzione, non ha DL50 (Dose Letale acclarata sull’uomo).
La cannabis esercita azioni antitumorali, antiossidanti, antinfiammatorie, antibatteriche, antimicotiche e antinfettive in generale!
Possiamo considerare il nostro SEC come un insieme di serrature per le quali la cannabis agisce come una chiave perfetta!
Il SEC, capace a sua volta di produrre endocannabinoidi, è distribuito in tutto il corpo ed ha due principali recettori, il CB1 e il CB2 (sui quali agiscono diversi cannabinoidi, sia fito che endocannabinoidi), è presente nella pelle, nel SNC, soprattutto nell’apparato digerente ( #microbiotaintestinale ), nel microbiota del nostro apparato sessuale e nelle aree del cervello che regolano le funzioni sessuali.
Il SEC è ritenuto il direttore d’orchestra di TUTTI i sistemi fisiologici del nostro organismo ed è presente nei principali microbiota del nostro corpo!
 
PROBLEMA: i chemioterapici e le terapie ormonali, rendono dolorosi i rapporti sessuali per le donne e spesso comportano una perdita del desiderio sessuale.
 
La cannabis è ritenuta un ottimo afrodisiaco per entrambi i sessi e può esser assunta in vari modi: tramite le vaporizzazioni, gli oleoliti, le resine, ma può esser anche direttamente applicata sugli organi sessuali!
Tale metodo di somministrazione permette di bypassare il transito gastrointestinale, laddove un microbiota alterato, in disbiosi, potrebbe ridurre fortemente la biodisponibilità dei suoi principi attivi e di quelli di altri integratori e/o farmaci. Consente, inoltre, di agire a livello mirato nelle zone in questione, dove esercita azione antinfettiva, battericida, fungicida e virucida! Aspetto non trascurabile poiché il microbiota vaginale spesso viene danneggiato dai farmaci chemioterapici.

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RICRESCITA CAPELLI

La ricrescita dei capelli è una fase attesa alla fine dei trattamenti contro il cancro. Un segno di speranza e di remissione che si verifica circa 4-6 settimane dopo l’ultima chemio.

Esistono degli accorgimenti per preparare la ricrescita dei capelli. Durante e dopo la chemioterapia, anche se i vostri capelli non sono ancora ricresciuti, non esitate a curare quotidianamente il cuoio capelluto. Dei massaggi regolari con degli oli vegetali vi permetteranno di ridurre il prurito, eliminare le tossine e stimolare la circolazione del sangue. Sotto la doccia, utilizzate degli shampoo e dei balsami delicati.

Una volta iniziata, la ricrescita procederà di 1 o 2 cm al mese, ma potreste voler dare una spintarella ai vostri capelli. Per ottimizzare la ricrescita dei vostri capelli, potete provare a mantenere più calda possibile la testa utilizzando delle sciarpe o dei cappelli e dei berretti da notte per dormire. Per il bagno, prediligete l’utilizzo di shampoo e di trattamenti stimolanti o fortificanti. Prima di ogni shampoo, applicate delle maschere all’olio di ricino ai vostri capelli e al cuoio capelluto.

Nei sei mesi successivi alla ricrescita, è preferibile che evitiate tutto ciò che potrebbe stressare i vostri capelli. Se non sopportate più i capelli grigi, e la loro lunghezza lo consente, potrete optare per una colorazione vegetale naturale e biologica.

Tratto da Oncovia

La Vita tra i Capelli – Monica

Quando mi hanno detto che avrei dovuto fare la chemioterapia e ho saputo che a Portoferraio c’era il casco anticaduta, questo mi ha dato forza e coraggio per affrontare le cure.

L’ho fatto con fiducia perché avevo parlato con persone che l’avevano già usato ed erano rimaste soddisfatte.
Il casco aiuta tantissimo anche a livello morale ma soprattutto permette di affrontare la malattia con dignità.
Per me mantenere la mia immagine è stato un modo di proteggere i miei affetti che sono stati colpiti addirittura più di me dalla notizia.

Grazie a chi ha permesso tutto questo e a chi continua a donare per sostenere i progetti di Diversamente Sani.

Lavoratori fragili: chi sono e che diritti hanno

Lavoratori fragili: chi sono?

  • Lavoratori pubblici o privati in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità (art. 3, comma 3, della legge n. 104/1992);
  •  lavoratori in possesso di certificazione attestante una condizione di rischio determinata da immunodepressione, esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita, debitamente certificate mediante riconoscimento di disabilità (art. 3, comma 1, della legge n. 104/1992) o, in assenza del verbale di riconoscimento della disabilità, attestata dagli organi medico-legali operanti presso le Autorità sanitarie locali territorialmente competenti.

Quali tutele hanno e fino a quando

La legislazione d’emergenza (comma 2 dell’articolo 26 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27) consente, a favore dei lavoratori fragili dipendenti pubblici e privati, che l’intero periodo di assenza dal servizio venga equiparato a degenza ospedaliera, a fronte della presentazione del certificato di malattia. La tutela speciale, prorogata fino al 28.02.2021 dalla Legge di Bilancio 2021 è stata rinnovata fino al 30 giugno 2021 dal Decreto “Sostegni” con validità retroattiva della misura a partire dal 01 marzo 2021 al fine di non creare un vuoto normativo. Il Decreto Sostegni chiarisce inoltre che i periodi di assenza dal servizio dei lavoratori fragili, giustificati dalla necessità di prevenire il rischio di contagio COVID-19, non sono computabili nel periodo di comporto. Continue reading “Lavoratori fragili: chi sono e che diritti hanno”