D’illimitar intrisi

2016-11-19-photo-00000920Al cullar d'infante notte

sipario s'apra lentamente

su mai interrotti svolgersi

di vite e suggestioni varie.

Numero d'atti indefinito

su quel palco d'assi sghembe,

dove niente ha inizio o fine,

ove tutto sempre si trasforma.

Non consci del calcàr scene

mai assegnate a caso

o date a tavolino,

taluni, al sognar lieve,

s'abbandonano ormai paghi,

mentre amanti,

a sciorinàr promesse,

s'imballano in cineree Lune.

 

Altri ancora, lor malgrado,

recitando al limite,

a trascinar si scoprono

su pavimenti freddi

in disperàr svuotati,

ed il cadervi

attiva tremito di polsi

e collabìr di vitali istinti,

sì che, imbelle,

l'animo vive l'attesa

d'un tempo che già fu,

all'udìr sentenza inaspettata.

 

Ma se siam di stelle polvere,

incarnata cosmica energia,

concreta epifania

d'umano profumata,

ecco a cosa attingere

risorse inesplorate,

speranze sempre vive,

mai ammainate vele

a solcàr ispide trincee

di campi sempre in fiore,

nonostante un cielo cartapesta

che al sol sfiorar produce attrito.

 

È nell'illuminar,

soprattutto,

cammin altrui,

di solidarietà gentile

portàr alta la lanterna

ad abbatter

stralunate indifferenze,

solitudini imbrattate,

e nell'evocàr

risplender di luce propria,

d'un esserci pulsante

mai dimentico di sè

e del suo valore,

l'opportunità unica

di penetrar legami

indissolubili

a cui vincolar

nuovi significati e sensi,

mai d'umanità così fragrabti

e così d'illimitàr intrisi.

 

Andrea Isolani

Photo by Sara Autuori

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