Glossario oncologico: la sindrome genitourinaria

La sindrome genitourinaria, o secchezza vaginale, è un sintomo caratteristico legato alla terapia endocrina cioè quei farmaci in grado di modificare l’azione di ormoni presenti nel corpo e talvolta coinvolti nella proliferazione tumorali. Questi farmaci hanno lo scopo di indurre la menopausa per limitare la recidività oncologica.

Generalmente in menopausa, entro i primi 3 anni, circa il 40% delle donne lamenta sintomi riconducibili alla secchezza vaginale.

Le terapie endocrine, che interrompono la produzione ormonale prematuramente o rapidamente, determinano gli stessi sintomi già dopo i primi sei mesi dal loro inizio.

La secchezza non è il solo sintomo, ce ne sono diversi, come bruciore, irritazione, perdite vaginali biancastre, urgenza minzionale, disuria, infezioni con cistiti ricorrenti, cistiti post-coitali ma anche sintomi sessuali quali mancanza di lubrificazione, dispareunia introitale e calo della libido.

Si parla ancora poco di tossicità sessuale e di quanto le cure oncologiche interferiscano con la vita di coppia delle pazienti.
❌La tossicità sessuale legata alle terapie oncologiche può avere un impatto deflagrante nella coppia per cui è importante parlare del fenomeno, per prevenirlo e occuparsene in modo attivo già dall’inizio del percorso di cura.

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Glossario oncologico: linfonodo sentinella

Il linfonodo sentinella è il primo dei linfonodi di una rete linfatica in una determinata zona del corpo. I vari linfonodi svolgono un importante ruolo nel funzionamento del sistema immunitario ed è attraverso queste vie che le cellule tumorali possono diffondersi ad altri organi.

Proprio su questa dinamica si basa la tecnica del linfonodo sentinella: se il primo linfonodo di questa catena (il linfonodo sentinella) non è stato raggiunto dalle cellule tumorali, allora è quasi certo che anche quelli posti a valle siano puliti e che il tumore non abbia cominciato a diffondersi.

Nel caso ad esempio di un tumore al seno, il linfonodo sentinella sarà quello ascellare.

Disporre di questa informazione consente non solo di impostare al meglio la terapia, ma anche di risparmiare un intervento con conseguenze potenzialmente serie: cioè l’asportazione di tutti i linfonodi della zona colpita dal tumore.

Glossario oncologico: prostatectomia

🆎La prostatectomia è l’intervento chirurgico eseguito per il trattamento del tumore alla prostata e consiste nel rimuovere l’intera massa tumorale.

Ad oggi è considerato il trattamento più efficace per questo tipo di cancro localizzato.

👨‍⚕️A seguito dell’intervento è necessario sottoporsi a controlli periodici per escludere una ricomparsa della malattia o escludere l’ostruzione del canale uretrale.

🚻Il tumore alla prostata è il tumore maschile più frequente e il rischio di comparsa aumenta con l’età, soprattutto dopo i 50 anni.

📊In Italia i casi di tumore alla prostata sono circa 42800 l’anno.

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Glossario oncologico: casco refrigerante

Si tratta di uno speciale casco che raffredda il cuoio capelluto a circa 4° centigradi, facendo restringere i vasi e impedendo che i farmaci chemioterapici raggiungano le cellule dei bulbi piliferi evitando così la caduta dei capelli.

lI casco deve essere indossato prima dell’inizio dell’infusione e tenuto fino a mezz’ora dopo per riportare il cuoio capelluto alla sua normale temperatura.

L’ospedale di Portoferraio è dotato del casco refrigerante dal 17 dicembre 2019 ed è per noi motivo di grande orgoglio essere riusciti ad acquistarlo con il sostegno della comunità e a donarlo al nostro ospedale.

ℹ️Per informazioni, chiedi al tuo oncologo.

Cos’è il congedo per cure?

Si tratta di un provvedimento che prevede 30 giorni di permesso lavorativo per cicli di cure legate alla patologia per cui è stata riconosciuta l’invalidità.

Questo congedo è poco conosciuto e raramente utilizzato ma consente di assentarsi legittimamente dal posto di lavoro in caso di patologie che comportano frequenti assenze per sottoporsi a cicli di cure.

Il congedo:

  • non può superare i 30 giorni anche non continuativi;
  • è previsto per cure collegate all’infermità invalidante;
  • è riconducibile all’assenza per malattia;
  • è vincolato all’autorizzazione del medico della Azienda ASL territorialmente competente;

I giorni di congedo possono essere fruiti in maniera frazionata e non rientrano nel periodo di comporto, non vengono cioè conteggiati ai fini del periodo di assenza per malattia durante il quale il lavoratore ha diritto alla conservazione del posto di lavoro.

Per verificare quanto specificamente previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria e il diritto effettivo al congedo, si consiglia di richiedere consulenza ed eventuale assistenza ad un consulente del lavoro.

Cos’è la Fatigue?

La Fatigue è una conseguenza delle terapie oncologiche e rappresenta il sintomo più diffuso fra i malati oncologici.

È caratterizzata da:

  •  debolezza generalizzata;
  • diminuzione della motivazione e dell’interesse ad attività abituali;
  • labilità emotiva;
  • diminuzione di concentrazione ed attenzione.

La Fatigue ha un impatto significativo sulla qualità della vita, in quanto interferisce e condiziona le attività quotidiane e le relazioni sociali.

Come combattere la fatigue?

L’attività fisica ha sicuramente un impatto positivo, in quanto va a modulare i mediatori infiammatori, aumentando l’autostima ed ha un effetto antidepressivo.

Un altro strumento importante è sicuramente il supporto psicologico

Anche per questo la nostra associazione ha creato due importanti progetti attraverso la Nostra Psiconcologa Silvia Dini.

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