Cos’è la Fatigue?

La Fatigue è una conseguenza delle terapie oncologiche e rappresenta il sintomo più diffuso fra i malati oncologici.

È caratterizzata da:

  •  debolezza generalizzata;
  • diminuzione della motivazione e dell’interesse ad attività abituali;
  • labilità emotiva;
  • diminuzione di concentrazione ed attenzione.

La Fatigue ha un impatto significativo sulla qualità della vita, in quanto interferisce e condiziona le attività quotidiane e le relazioni sociali.

Come combattere la fatigue?

L’attività fisica ha sicuramente un impatto positivo, in quanto va a modulare i mediatori infiammatori, aumentando l’autostima ed ha un effetto antidepressivo.

Un altro strumento importante è sicuramente il supporto psicologico

Anche per questo la nostra associazione ha creato due importanti progetti attraverso la Nostra Psiconcologa Silvia Dini.

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Alterazioni delle unghie durante la terapia

Le alterazioni delle unghie sono dovute all’effetto tossico della terapia oncologica e farmacologica sugli epiteli dell’unghia e sono diverse a seconda dell’epitelio interessato.

Possono interessare tutte le unghie di mani e piedi, oppure possono apparire solo su alcune.

Solitamente le alterazioni delle unghie si manifestano durante tutta la durata del trattamento farmacologico; possono rimanere anche per diversi mesi o regredire in poco tempo, subito dopo l’interruzione della terapia.

Gli effetti collaterali sulle unghie delle persone in terapia sono:

📌fragilità, tale che le unghie si frammentano provocando fastidi e dolori

📌rallentamento della crescita

📌onicolisi, ovvero un distacco dell’unghia dal letto ungueale con forte dolore.

La cute intorno alle unghie, o perionichio, può presentare inoltre rossori, edemi, capillari prominenti tipici della paronichia, oppure soffrire di disidratazione e desquamazione, disturbi che possono evolvere in fissurazioni o ragadi. 

Altre manifestazioni più dolorose sono l’onicocriptosi e il granuloma, con importanti effetti invalidanti.

Articolo ripreso da Ontherapy

Come prevenire la sindrome mani-piedi

Uno degli effetti della chemioterapia è la sindrome mani-piedi, ma esistono alcuni accorgimenti.

Qui di seguito alcuni consigli:

  • Evitare di esporre mani e piedi al calore;
  • Evitare sfregamenti o leggere pressioni su mani/piedi: ad esempio lavarsi vigorosamente, usare degli apparecchi domestici, guidare o camminare per troppo tempo;
  • Non applicare cerotti o bande adesive troppo strette sulla pelle;
  • Evitare di indossare guanti, calzini o scarpe troppo strette e gioielli;
  • Indossare vestiti comodi ed ampi, scarpe morbide e ampie con suola in gomma;
  •  Non svolgere lavori domestici che comportino il rischio di abrasioni oppure contatto con detersivi e agenti chimici. È sempre opportuno utilizzare dei guanti in nitrile usa e getta;
  • Non utilizzare peeling di bellezza;
  • Non tagliare le cuticole per evitare infiammazioni;
  • Evitare la ricostruzione unghie e il gel. 
  • Evitare tronchesine e forbici, preferite una lima extra-morbida.
  • Evitare tagli e fessurazioni per prevenire l’aggressione batterica e le micosi. 
  • Tenere le unghie corte

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Che cos’è la sindrome mani-piedi?

🖐La sindrome mani-piedi è causata da alcuni agenti chemioterapici che hanno tendenza ad accumularsi nei palmi delle mani e nelle piante dei piedi.

🐜All’insorgenza è caratterizzata da una sensazione di formicolio e bruciore ai palmi delle mani e, meno frequentemente, alle piante dei piedi seguiti nel giro di pochi giorni da eritema e gonfiore intensi. 

🦶Dopo uno o due giorni compaiono vescicole o bolle e ulcerazioni, più frequenti sulle aree sottoposte a pressione, spesso accompagnate da forti dolori; si può perfino arrivare alla perdita delle unghie. 

La desquamazione e l’intenso eritema rendono le aree colpite simili a ustioni superficiali di secondo grado.

Alla sospensione della chemioterapia, il quadro si risolve nell’arco di 1-2 settimane senza complicazioni permanenti.

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Giornata Mondiale del Malato

La condizione del “malato” può variare molto ma tutti coloro che hanno fatto terapie oncologiche si trovano a dover fare i conti con queste conseguenze:

  • Fatigue
  • Disturbi del sonno
  • Problemi sessuali
  • Dolori articolari
  • Ansia
  • Osteoporosi e problemi cardio-circolatori
  • Neuropatie

Il malato oncologico si ritrova quindi a dover affrontare delle difficoltà fisiche e psicologiche derivanti dalla malattia e dalle terapie subite.

Problematiche che ricadono di conseguenza anche sul caregiver che si ritrova spesso solo e spaesato, per questo esiste il gruppo di auto-mutuo-aiuto dedicato ai familiari.

Importante e problematico per il malato è il reinserimento nel mondo del lavoro, dove spesso si rendono necessari ulteriori aiuti e garanzie.



Ricordi..Casco anticaduta capelli

Oggi, 3 anni fa, consegnavamo al reparto di oncologia dell’ospedale di Portoferraio il Casco Anticaduta Capelli.

Un macchinario straordinario perché dona speranza, lenisce la paura che la malattia diventi la nostra identità di fronte al mondo e soprattutto cambia volto al cancro.

Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questo passo perché hanno reso meno duro il cammino di guarigione di tante persone 💙

INSIEME SI VINCE

Cancro e sessualità

La diagnosi di cancro è un evento che ci spezza! La nostra vita sembra frantumarsi in un attimo ma non è così…
Oggi è possibile convivere con il cancro e questo significa che, oltre alle terapie, ci sono molti altri aspetti da curare che fanno parte della vita quotidiana. Un aspetto molto importante per il suo impatto psicologico e fisico è il sesso perciò parliamone!
 
Le terapie oncologiche hanno un forte impatto sulla sessualità, possono persino causare secchezzaprurito, dolore o anche sanguinamento.
 
Cosa possiamo fare?
  • praticare ginnastica pelvica e massaggio perineale
  • usare lubrificanti
  • utilizzare integratori a base di acido ialuronico, collagene ed aloe vera

In casi particolari si può ricorrere anche al “Monnalisa”, un trattamento laser indolore e veloce che stimola la produzione di collagene nel tessuto vaginale per ristabilirne la funzionalità muscolare.

Impariamo ad ascoltare il nostro corpo e a prendercene cura; la sessualità non deve più essere un tabù.

Ricordi…Con Leo di Avanti tutta!

Quattro anni fa, oggi, trascorrevamo una serata tra amici ma il tema era uno di quelli che alle cene di solito si evita: il cancro!
Noi invece ne abbiamo parlato, ne parliamo e continueremo a farlo perché solo così possiamo raggiungere le persone, intercettare i problemi e trovare soluzioni insieme.
 
In questi 4 anni tante cose sono cambiate
Abbiamo incassato colpi durissimi ma non ci siamo mai arrese, non ci siamo neanche fermate perché sappiamo che i nostri obiettivi sono così grandi da dover incarnare la promessa che ci siamo fatte e che rinnoviamo ogni giorno:
INSIEMESIVINCE
 
Dedicato a tutti coloro che abbiamo avuto la fortuna di incontrare sul nostro cammino..🦋
📷 Foto di Paolo Calcara

Raccolta fondi “Tienile d’occhio”

Potrebbe essere un'immagine raffigurante una o più persone e testoPerché una serata di raccolta fondi per la prevenzione del cancro al seno?
 
Il cancro al seno nelle donne tra i 25 e i 45 anni ha un impatto psicologico molto critico perché ci si trova nel momento di GENERATIVITÁ, massima capacità produttiva e creativa della vita, e questo può portare ad una STAGNAZIONE cioè ad una reazione di accumulo di stress e blocco della crescita personale.
 
Inoltre la chirurgia oncologica per il cancro al seno va a modificare il corpo in una delle parti che maggiormente rappresenta l’icona della femminilità: il seno!
 
Molte donne provano disagio con le protesi, spesso ricordano loro il cancro e quindi tendono a nasconderlo ma è solo un segno che ce l’abbiamo fatta, che possiamo continuare a combattere e a vivere!
 
Sostieni la prevenzione, partecipa alla festa “Tienile d’occhio”!
Ti aspettiamo dalle 23:30 da Giannino Live Music