Tornare alla normalità

fatigue resistance 460Io ho avuto il cancro nel 2014. Sono titolare di un negozio di abbigliamento, quindi autonoma… 

Sono stata operata a marzo, poi 4 cicli di chemioterapia e 30 giorni di radioterapia. Ho finito il tutto il 28 agosto, proprio quando ormai la stagione volgeva al termine. Beh! Che vi devo dire?! Tutto difficile, molto difficile.

Negli intervalli della chemioterapia quando riuscivo a recuperare un po' dovevo affrontare un viaggio circa ogni 10 giorni per la scelta della merce.

In negozio sono state assunte 2 persone per coprire i lunghi turni estivi… Insomma alla fine della stagione il guadagno se ne era andato considerando tutte le spese sostenute…e l'aiuto?
Non c'è stato in nessun modo. Se io non lavoro non guadagno: non ho malattia, ferie pagate e pure la maternità fu una miseria.

Eppure ho dovuto affrontare la malattia, lottare per me e per i miei figli, cercare di ritornare alla normalità nonostante da allora normalità sia una grande parola.

Sono tornata a fare il mio lavoro, che faccio ormai da 16 anni, alcuni giorni mi sento molto stanca e mi chiedo come faccio anche perché le cure che comunque si continua ad assumere per anni danno spossatezza.

NON POSSO PERMETTERMI di rallentare, altrimenti dovrei comunque assumere qualcuno che copra il mio turno.
Oddio com'è dura la vita, il cancro ti lascia un segno profondo che tante persone e sopratutto tante istituzioni non capiscono…

La maggior parte pensa "ce l'ha fatta, vive ancora allora tutto ok!" Ma lo sanno cosa si affronta e come? e dopo?

 

Barbara
 

La Fatica di Vivere

Are-Women-Dying-of-Despair_Female-Entrepreneurship-1132x670Il 29 agosto compio 54 anni. La mia battaglia contro il cancro è iniziata nel mese di luglio del 2004 quando ho scoperto di avere un tumore: carcinoma infiltrante alla mammella destra.

Dopo l'iter di accertamenti, mi hanno operata il 4 agosto nel reparto di chirurgia oncologica di Livorno. Sono seguiti 6 cicli di chemioterapia, poi 30 giorni di radioterapia ma, a distanza di 12 anni, il cancro si è ripresentato con una metastasi surrenale.

Sono stata di nuovo operata con asportazione del suddetto ed ho intrapreso il percorso burocratico del caso. Ho fatto domanda di invalidità e mi è stato riconosciuto il 100%

Questa è la mia storia ma il calvario non finisce qui perchè sono senza un lavoro adeguato e le istituzioni non riconoscono – sembra solo nel mio caso – la mia condizione sia fisica che economica.

Ho bussato ripetutamente a tante porte come la cooperativa sociale CISSE, l'ARCA, la società partecipata COSIMO DE' MEDICI. Ma ad oggi devo con grande fatica lavorare, se voglio mangiare, e quel che trovo come lavoro purtroppo non è adeguato ai limiti che il cancro mi impone e naturalmente non giova al mio stato di salute.